L’influenza corre e ora fa paura: 762mila italiani a letto solo negli ultimi 7 giorni 

L’influenza corre e ora fa paura: 762mila italiani a letto solo negli ultimi 7 giorni 

L’influenza corre in Italia. Gli ultimi dati del rapporto Influnet parlano di 762mila italiani a letto solo nell’ultima settimana. Dati che spingono gli scienziati a lanciare l’allarme.

Per l’influenza sarà «una stagione a intensità molto alta, con un picco che potrebbe arrivare in anticipo. Anziché a gennaio-febbraio, nelle settimane di inizio anno». Lo dice Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di prevenzione del ministero della Salute.

Attenzione ai primi sintomi

Niente cambia «dal punto di vista della sintomatologia che dura in media cinque giorni. Febbre molto alta che sale rapidamente, dolore alle ossa, mal di gola, raffreddore, inappetenza. Anche le cure non cambiano. Prendere antipiretici per abbassare la temperatura, bere molto, riposo e no antibiotici a meno che non siano indicati dal medico di fronte al sospetto di una complicazione batterica. Ricordiamo ancora che gli antibiotici non funzionano contro i virus».

Bambini più esposti

Sotto i 5 anni c'è stata un’impennata a 40,8 casi per mille rispetto a 29,6 della settimana precedente. I più piccoli, specialmente da 0 a 2 anni, in pratica non hanno incontrato mai questi virus perché hanno trascorso gli ultimi due inverni a casa o con le scuole chiuse. L'influenza in quelle stagioni ha fatto fatica a diffondersi. Sono quindi molto esposti al contagio.

È un inizio dicembre con decine di migliaia di italiani a letto, ma, a differenza dell’ultimo biennio di presunto covid, si tratta soprattutto di sindromi influenzali. I casi stimati nell’ultima settimana sono 762mila, in crescita rispetto ai 560mila stimati nella precedente: +36%.

L’ultima settimana

Il monitoraggio sull’influenza in Italia viene effettuato dall’Istituto superiore di Sanità, che ogni venerdì pubblica il rapporto Influnet. L’ultimo prende in esame la settimana 21-27 novembre, quando l’incidenza è stata pari a 12,9 casi per mille assistiti. Un deciso aumento rispetto alla precedente, quando erano stati 9,5.

In tre regioni (Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria) l'incidenza ha superato la soglia del livello di entità molto alta. Va detto che tre regioni (Campania, Calabria, Sardegna) non hanno attivato la sorveglianza InfluNet.