I personal computer più venduti della storia – Una lista inaspettata

I personal computer più venduti della storia – Una lista inaspettata

I personal computer oggi sono interesse soprattutto dei collezionisti e degli appassionati di retrogaming, ma è curioso scoprire come, malgrado le scoperte degli ultimi anni, molti dei computer più venduti della storia rimangono quelli del passato. Impossibile? non proprio, ma vedremo le ragioni alla fine. Per ora godiamoci la lista dei cinque computer più venduti della storia. Personal computer più veduti, ecco i dati Fare classifiche di questo tipo non è mai semplice: alcune compagnie, specialmente nei primissimi periodi, non avevano nemmeno dati così certi sui pezzi venduti. Interesting Engeneering, ha raccolto alcune informazioni ma la sua lista, seppur curiosa, manca di alcuni dati. Abbiamo preferito riorganizzare le prime cinque posizioni in ordine di pezzi venduti, per avere un’idea migliore. Dal momento che non si tratta di una lista attuale, abbiamo preferito prendere sempre la stima di vendita migliore

Commodore 64 Data di lancio: gennaio 1982 Computer venduti: 17 milioni

Forse l’oggetto più celebre della storia del computer, per l’epoca era un vero gioiello. Intere generazioni di programmatori, ingegneri e in generale esperti di informatica hanno iniziato proprio con questo PC. La trovata geniale di Commodore fu quella di creare una macchina non troppo costosa, facile da usare, ma comunque potente. Il prezzo di listino di 973.500 lire (circa 500 euro) può sembrare alto, ma era comunque decisamente abbordabile rispetto ai computer dell’epoca. Sempre per contenere i costi, il Commodore 64 si collegava alla TV, non servivano monitor speciali. Il suo processore viaggiava a 1 Megahertz. In alcuni ambienti il suo chip audio programmabile, il SID, è ancora usato per produrre alcuni tipi di musica, come la chiptune.
 

Serie NEC PC-98xx Data di rilascio: Ottobre 1982 Computer venduti: Circa 15 milioni per l’intera gamma

Serie NEC PC-98xx

La gamma MSX era molto popolare in Giappone negli anni ’80, ma la serie NEC PC-98 era decisamente di un livello superiore. Poco diffuso in Italia, questo il NEC PC-98 aveva un processore Intel 8086 a 5 MHz, due controller video (per l’epoca era alta ingegneria) e 128KB di RAM. Di fatto era la rielaborazione giapponese di quelli che all’epoca si chiamavano IBM PC, gli antenati dei computer su cui oggi facciamo funzionare Windows. Per un certo periodo è stato molto popolare anche al di fuori del Giappone, soprattutto per la qualità costruttiva. I computer della “famiglia” PC-98 sono stati prodotti dal 1982 al 2000.

iMac G3 “classico” Data di rilascio: 1998 Unità vendute: circa 9 milioni (fino al 2004)

iMac G3 “classico”

Con l’indimenticabile cover colorata che racchiudeva il monitor, l’iMac era un cambiamento epocale rispetto all’orribile beige o crema che aveva perseguitato gli appassionati di computer fino a quel momento. L’iMac Aveva un design semplice, all-in-one, che racchiudeva tutto il computer all’interno della scocca del monitor. Questo li ha resi facili da trasportare e molto veloci da installare, una vera novità. Ma soprattutto, ha creato uno dei primi computer “icona” della storia del computer. Un prodotto decisamente rivoluzionario, che secondo alcuni ha segnato l’inizio della “nuova era” in casa Apple: l’iPod sarebbe arrivato pochi anni dopo, nel 2001. Attenzione: Apple usa ancora oggi il nome iMac per i suoi desktop “all in one”, e anche se i dati presentati qui si riferiscono all’iMac G3, questo fa di iMac l’unica serie di computer ancora in produzione presente in questa lista.

Commodore Amiga 500 Data di rilascio: 1987 Computer venduti: 6 milioni

Commodore Amiga 500

L’Amiga 500 è stato per molti versi il successore del Commodore 64, e all’epoca della sua uscita rappresentava l’oggetto più ambito dagli appassionati di tutto il mondo, insieme al suo rivale di sempre, l’Atari ST. l’Amiga fu il computer che rese popolare il concetto di 16 bit come sinonimo di computer moderni e, all’epoca della sua uscita, era decisamente rivoluzionario. Con un processore da 7 MHz, 512 MB di RAM e soprattutto un Floppy Disk integrato, è stato il “capostipite” della famiglia Amiga. Per darci un’idea, ci sono persone che usano l’Amiga ancora oggi.

Sinclair ZX Spectrum Data di rilascio: 1982 Computer venduti: Circa 5 milioni

Sinclair ZX Spectrum

lo “Spectrum Sinclair” si definiva un home computer ed è stato uno dei prodotti inglesi più interessanti della storia dei computer anni ’80. Oltre a essere considerato uno dei rivali storici del Commodore 64, aveva un cuore “italiano”. Il processore Z80 di Zilog che utilizzava infatti è stato progettato dall’ingegnere Federico Faggin, ed è uno dei più famosi della storia, al punto che è usato ancora oggi in alcuni ambiti. Il Sinclair ZX Spectrum aveva un processore a 3,5 MHz, mostruoso per l’epoca, ma “solo” 16KB di RAM. Fu anche uno dei primi computer a diventare popolare come “PC” domestico. Diffuso particolarmente nel Regno Unito, c’è chi pensa che abbia contribuito alla carriera di migliaia di informatici che, da ragazzini, si dilettavano proprio con questo computer.

Perché non ci sono PC moderni fra i computer più venduti?

Semplicemente, per una ragione di mercato. Infatti oggi si vendono molti più computer rispetto a un tempo, ma con politiche commerciali diverse. Ogni azienda infatti ha molte linee di prodotti diversi fra di loro, il che rende molto difficile identificare un solo prodotto “speciale” che possa raggiungere numeri rilevanti. Un tempo, invece, le aziende avevano un numero limitato di prodotti, e vendevano sempre quelli. Per chiarire, facciamo un confronto. Apple, che oggi è celebre anche per aver deciso di impostare la sua offerta su un numero limitato di prodotti, offre sul suo sito 7 diversi computer. Ciascuno di questi ha da 1 a 6 varianti, e le linee si rinnovano a cadenza fissa. Se prendiamo il catalogo di un qualsiasi produttore moderno di computer, le cose sono ancora più complesse, con modelli che spesso differiscono solo per un dettaglio. Commodore, in tutta la sua esistenza, ha messo sul mercato 9 prodotti, contando anche quelli più “particolari”. Alcuni di questi avevano variazioni, ma quasi sempre il “nome commerciale” del prodotto rimaneva lo stesso.