I medici incrociano le braccia, deserte molte sale operatorie

I medici incrociano le braccia, deserte molte sale operatorie
Stop a migliaia di interventi chirurgici programmati negli ospedali ed inevitabili disagi per i cittadini per lo sciopero dei medici di oggi che incrociano le braccia per 24 ore. L'adesione alla giornata di astensione è molto alta, affermano i sindacati: "Le notizie che arrivano dalle regioni parlano di una partecipazione allo sciopero dei medici ben maggiore rispetto alle aspettative, pari all' 80-90% del personale. Bisogna tornare anni indietro per trovare la stessa adesione a una mobilitazione", ha spiegato in conferenza stampa Carlo Palermo, segretario generale del sindacato Anaao Assomed.
 
Le ragioni della protesta
Alla base dello sciopero, la richiesta di maggiori fondi per la Sanità pubblica, che i sindacati dei camici bianchi definiscono "ormai al collasso", ed il rinnovo del contratto di lavoro, fermo da dieci anni. Ma la protesta, tengono a precisare le organizzazioni sindacali, è anche a favore dei cittadini stessi, per garantire a tutti un'assistenza adeguata.
 
Le rassicurazioni della ministra Grillo
Nella serata di ieri però, dal ministro della Salute Giulia Grillo, è arrivata una rassicurazione: "Nella legge di bilancio - afferma in un'intervista a Quotidiano sanità - ci sono le risorse per onorare gli impegni presi rispetto ai rinnovi contrattuali 2019-21. Contestualmente è previsto l'aumento del fabbisogno sanitario nazionale standard (2019-21).
 
Gli impegni previsti per il rinnovo della dirigenza da prime valutazioni si aggirano intorno ai 450 mln l'anno. Ci sono - precisa - le premesse per rientrare nell'aumento programmato del Fondo sanità che vale 4,5mld in 3 anni". Il ministro annuncia, inoltre, che "nella Conferenza Stato-Regioni convocata il prossimo 29 novembre, è arrivato il momento di mettere sul piatto il vero problema per il personale in sanità: la rimozione dell'anacronistico parametro del tetto di spesa sul personale fermo ormai da circa15 anni". Ed ancora: "Faremo tutto ciò che è in nostro potere - sottolinea - per riaprire questo capitolo: nuove assunzioni significano futuro per il servizio pubblico e regole certe per chi lavora con contratti fantasiosi".
 
Decine di manifestazioni
Nella giornata di sciopero nazionale sono decine le manifestazioni in programma in tutta Italia, mentre a Roma le sigle sindacali hanno organizzato una conferenza stampa per dare voce alle proprie ragioni. Come previsto per legge, sarà comunque garantita la "continuità delle prestazioni indispensabili".
 
Le critiche al governo
Dura la posizione dei sindacati rispetto all'attuale governo: "Il 'Governo del cambiamento' continua a definanziare il servizio sanitario pubblico, a danno della cittadinanza e a beneficio del privato", afferma la Fp-CgilMedici, mentre la Uil-Fpl rileva come "si sperasse in qualcosa di più concreto da questo governo. Si deve porre fine al blocco del turnover, ricordando che mancano circa 20.000 medici. Il sistema sanitario è al collasso, l'età media del personale medico supera i 54 anni e si prevedono migliaia di uscite con i nuovi pensionamenti".